Ai Weiwei è un artista cinese noto perché ha collaborato alla realizzazione dello stadio di Pechino (il Nido). Lo Stato cinese ha censurato il suo blog, lo ha rinchiuso in carcere per 81 giorni (con l’accusa di frode fiscale), lo controlla: nonostante tutto, Ai Weiwei continua la sua attività.
In principio c’era Confucio.
Poi vennero i pensieri del presidente Mao.
E ora gli «improvvisi» di Ai Weiwei.
I Weiweismi sono una serie di riflessioni tratte dal blog, da interviste, da tweet (@aiww), sul governo, sulla Cina, sulla libertà e sul ruolo della rete!
Sul suo sito (www.aiweiwei.com) si trovano canzoni, informazioni, video.
Per Ai Weiwei, la libertà d’espressione è uno sforzo quotidiano condotto su Twitter, sui media globali e nel lavoro artistico. La sua posizione politica, la sua vita, la sua arte e quanto comunica per via digitale rappresentano un amalgama, un continuum. «Tutto è arte, – ha scritto. – Tutto è politica».
Dall’Introduzione di Larry Warsh e J. Richard Allen