Oggi su Sky ho visto, per la prima volta, “Detachment – il distacco”, film crudo che nell’analizzare le vicende personali di un insegnante (Henry Barthes, alias Adrien Brody) fornisce l’ennesimo spaccato sulla scuola pubblica americana ed una dura riflessione in generale sul ruolo degli insegnanti nella società.
L’idea di fondo è quella del distacco anche attraverso il suicidio, la separazione ineluttabile delle persone che lasciano altre persone, per un’ora o per sempre.
Il vivere una vita da distaccato: una persona anonima in un’aula vuota.
Per la scuola, allora, il punto nodale è come conquistare l’interesse degli alunni, come interagire con loro, con giovani disorientati o arrabbiati che . L’insegnante diventa un medium fra la materia e la realtà: il suo compito è individuare il linguaggio giusto per comunicare e mettere in comunicazione gli alunni fra di loro.
Penso sia interessante rivedere la scena dell’ingresso in aula di Henry Barthes.
Nel film gli insegnanti ne escono sconfitti: il distacco sembra incolmabile, qualunque cosa facciano non produce mai l’effetto sperato.
Una nota in finale: il regista del film è Tony Kaye, lo stesso di “American History X”, magistrale film sui problemi razziali e l’educazione di un adolescente in una scuola pubblica americana!